Le Nazioni della Birra

Ogni paese ha uno stile inconfondibile nella produzione della birra. qui di seguito le tecniche produttive, le peculiarità e i prodotti tipici di ogni nazione.

ITALIA

l’Italia non può vantare una storia ed un consumo del prodotto birrario paragonabile ai paesi limitrofi tuttavia, negli ultimi trent’anni, è stata protagonista di una vera e propria esplosione nel settore, al punto da venir considerata, nel panorama internazionale, un autentico fenomeno. All’interno della produzione italiana sono le lager a farla da padrone, birre chiare a bassa fermentazione..

BELGIO

Belgio fa rima con birra. In questo paese, si producono più di 50 tipi diversi della bevanda. Si prediligono soprattutto le birre d’abbazia, dove antiche ricette di birre aromatiche, rotonde, corpose, di struttura complessa, vengono trasmesse da generazioni in generazioni di monaci; a fermentazione spontanea, dove la birra assume una gradazione alcolica simile alle lager, ma dal gusto particolarmente fruttato e le trappiste, che rappresentano il non plus ultra per gli amanti di questa bevanda

 FRANCIA

La nazione tradizione birraria francese risale al tempo dei galli. Le zone maggiormante rinaomate per la produzione birraria si trovano al nord al confine con il belgio e nella regione dell’Alsazia, nei pressi della città di Strasburgo. La cultura tedesca influenza la produzione nella zona, le birre sono tipicamente lagers e speciali prodotte in grandi stabilimenti. In Francia le birre di largo consumo hanno brevi periodi di stagionatura (12-21 giorni) e contengono fino al 30% di cereali aggiunti.

GRAN BRETAGNA

Le birra britanniche sono tipicamente ale, ad alta fermentazione, diversamente dalla stragrande maggioranza degli altri paesi in cui il mercato è dominato dalle lager, a bassa fermentazione, che hanno soppiantato le ale e avuto maggior successo. Nel Regno Unito si tende a conservare e distribuire al dettaglio la birra in fusti, piuttosto che in bottiglia: in questo modo la birra continua la sua maturazione nelle cantine dei pub in attesa di essere servita, anziché terminare nei birrifici. Altre birre particolarmente apprezzate sono la Stout, prodotta prevalentemente in Irlanda e le rosse.

 REPUBBLICA CECA

Il paese era noto per la sua birra molto prima della nascita della bionda Pilsener e in tempi ancora precedenti la Boemia era famosa per le sue bevande a base di grano fermentato. I boemi sarebbero stati i primi in Europa ad avviare il commercio di queste miscele verso il 1088, ed erano conosciuti per la qualità del loro luppolo già nel sec. IX. I luppoli boemi sono noti in tutto il mondo e sono i più costosi; talvolta sulle etichette delle birre compare l’indicazione luppoli Saaz, dal nome della città di Zatec, centro della zona di coltivazione. Le birre ceche hanno una buona fama in tutti i paesi di esperti consumatori di birra e la Pilsner originale è il prodotto più importato dalla Germania. La fabbrica primitiva è quella un pò più recente sorta nei pressi della città, oltre alle birrerie di Budweis e di Praga, sono tra le più note, ma l’industria ceca ne ha oltre cento, di cui circa un quarto esporta i propri prodotti.

IRLANDA

Per molti la birra irlandese inizia e finisce con la Stout o, per la precisione, con la Stout Guinness. In Irlanda tuttavia, non solo vengono fabbricate altre Stout di grande pregio, ma anche altri tipi di birra, come la Irish Red Ale. In ogni caso le Stout dominano il mercato irlandese, con oltre la metà delle vendite. I pub sono ancora oggi i luoghi in cui si preferisce consumare questa bevanda. A poco a poco stanno sorgendo nuovi birrifici artigianali e di piccole dimensioni.

SCOZIA

In Scozia le birre sono, rispetto alle loro corrispettive inglesi, più maltate e più scure. Molte fabbriche di birra utilizzano ancora oggi, per esprimere la gradazione alcolica delle birre, il vecchio sistema scozzese basato sulle monete: 60-shilling (60/-), 70-shilling (70/-), 80-shilling (80/-) e 90-shilling (90/-): quest’ultimo tipo di birra è conosciuto con la denominazione di Scotch Ale o wee heavy.